Genitori e figli: relazioni in trasformazione

Ogni fase della vita porta con sé nuove sfide: l’adolescenza, il bisogno di autonomia, la definizione dell’identità personale.
Per un genitore, questi passaggi possono generare smarrimento, soprattutto quando emergono conflitti o distanze emotive.
Spesso dietro i comportamenti oppositivi o chiusi dei figli si nascondono bisogni di riconoscimento, sicurezza e fiducia.
Nel Metodo Radici e Ali, la relazione genitore-figlio è vista come un dialogo continuo tra radici e libertà: un equilibrio da ritrovare tra la presenza affettiva e la capacità di lasciar andare.

Durante il percorso, si lavora sulla consapevolezza delle emozioni che si attivano nel rapporto con i figli e sulla capacità di comunicare con chiarezza e calma anche nei momenti di tensione.
Attraverso tecniche di mindfulness e ascolto empatico, il genitore impara a sostenere la propria stabilità emotiva e a riconoscere i segnali di disagio dell’altro senza reagire in modo impulsivo.
L’obiettivo è ristabilire un clima di fiducia e comprensione reciproca, dove ciascuno possa sentirsi accolto nel proprio ruolo.

Accompagnare un figlio nella crescita significa anche accettare di cambiare insieme a lui.
Quando la relazione si fonda sull’ascolto e sulla presenza, ogni fase — anche quella più complessa — può diventare un’occasione di conoscenza reciproca e maturità affettiva.
Ricevo in studio a Villafranca di Verona, a Valeggio sul Mincio e online.